24|25|26 Novembre 2017
Sala degli Stucchi e Loggia del Capitaniato | Vicenza
Le ricerche sul protestantesimo a Vicenza di Luigi Dalla Pozza
La Dimensione dell’etica individuale nell’arte di Michela Rompato
Il progetto “Libere espressioni” è occasione per affrontare il vasto tema del cambiamento socio-culturale a Vicenza inquadrato da due prospettive interdisciplinari: quella storica, attraverso la pubblicazione “La riforma protestante nella Vicenza del Cinquecento” di Luigi Dalla Pozza, e quella artistica di Michela Rompato, incentrata sul tema dell’etica individuale intesa come tensione al superamento dei condizionamenti storici e spirituali.
In occasione del 500° anniversario della Riforma Protestante Luigi Dalla Pozza in collaborazione con l’Associazione Native Onlus, propone la divulgazione ad un largo pubblico di conoscenze e di fatti storici, ad oggi poco conosciuti relative all’avvento e alla diffusione della stessa a Vicenza dove nel cinquantennio 1520-1570 ha soffiato un vento di cambiamento. Nella città palladiana questa rivoluzione, approdata già nei primi anni del Cinquecento (1520- 1535) con una riforma di tipo luterano, dal 1536, diventa calvinista, operando di fatto uno slittamento dalla cultura umanistica a quella biblica. La straordinarietà risiede nel fatto che se all’inizio solo i nobili recepiscono la novità, col passare del tempo, si assiste ad un progressivo processo di democratizzazione: la Riforma coinvolge non solo illustri famiglie, ma commercianti, artigiani vicentini e gente comune. Il radicamento dei valori e della fede del protestantesimo nel tessuto sociale ed economico a Vicenza, permane fino al giorno d’oggi, convivendo assieme a altri principi, credenze, tradizioni che costituiscono l’attuale patrimonio identitario interculturale di Vicenza. La visione proposta è dunque quella di una città che riscopre i suoi fondamenti nella diversità e nella libera espressione.
La produzione artistica di Michela Rompato esplora la dimensione etica della libertà dell’individuo, che mette in campo la volontà della scelta per fare i conti con i condizionamenti e gli schemi di se stesso e della società. I suoi lavori sulle “tessere” sono riflessioni sul profondo bisogno dell’individuo di condurre una continua ricerca interiore rivolta al cambiamento, alle azioni condivise, alla scoperta di ciò che tiene legate e unite le persone in una società sempre più interculturale, ma anche sempre più individualista. In sintesi, i lavori di Luigi Dalla Pozza e di Michela Rompato mirano a far emergere alcune parole chiave della storia, come l’articolata e, a lungo ricercata, parola della tolleranza e la diversità individuale, quali cifre culturali, suggerendo che, se sostenute responsabilmente dalla libertà di espressione, portano la società alla comprensione e, ad un livello supremo, all’accettazione delle diversità stesse.