Resoconto in riferimento alle condizioni igienico –sanitarie dei bambini delle zone rurali nei dintorni del villaggio di Chinamuthevi- distretto del Krisna- Andhra Pradesh- India
Nell’agosto 2010 ci siamo recati nella zona rurale attorno al villaggio indiano di Chinamuthevi per controllare le condizioni igienico sanitarie dei bambini che vi abitano. Lo staff sanitario era composto da due specialisti in pediatria e un odontotecnico .
I controlli sono stati effettuati su di una popolazione pediatrica residente nel villaggio e nei villaggi rurali vicini; inoltre è stato visto anche un piccolo numero di bambini appartenenti a famiglie nomadi, presenti sul territorio per il lavoro stagionale nelle risaie. L’età dei bambini andava da qualche mese a 18 anni, suddivisi in maniera abbastanza equa tra maschi e femmine. Tutti i bambini facevano parte di nuclei familiari, la maggior parte frequentava le scuole gestite dalla comunità Cristiano; alcuni appartenevano a scuole statali Hindù, qualcuno non frequentava la scuola ( per lo più i bambini nomadi). Il numero totale dei bambini si è aggirato intorno ai 300 bambini.
Per ogni bambino è stato fatto un controllo sanitario completo, comprendente misurazione di peso e altezza, visita pediatrica completa, prove oculari complete ( comprendenti cover-test, convergenza, test stereoscopico e acuità visiva bilaterale), controllo dello stato igienico dell’apparato dentario. Per i bambini appartenenti di Native Upper Primary School è stato approntato un libretto sanitario personale, con i dati sanitari del bambino e le vaccinazioni effettuate.
I risultati sono stati piuttosto soddisfacenti. Le condizioni generali dei bambini erano per lo più buone. Abbiamo evidenziato in quasi tutti un minor livello di crescita in peso ed altezza per l’età, a volte significativo, rispetto alle tabelle di crescita occidentali. Ciò è giustificato in buona parte da una condizione genetica, presente nelle popolazioni del Sud-Est Asiatico e Indiane in particolare, in parte da una dieta non completamente bilanciata e squilibrata con eccessivo apporto di carboidrati complessi ( riso in primo luogo) e carenza di proteine nobili ( carne e pesce). Era presente in diversi soggetti una probabile carenza marziale ( di ferro), con conseguente anemia ipocromica (sempre legata al tipo di alimentazione). In ogni caso il problema, rispetto anche ad altre regioni limitrofe già valutate, è sembrato essere di minor gravità.
Le patologie evidenziate sono state pochissime : alcune patologie delle vie respiratorie di tipo infettivo ( trattate con antibiotici), un caso di soffio cardiaco ( inviato allo specialista), alcuni casi di malformazione ossea tipo scoliosi, alcuni esiti ortopedici di poliomielite che necessiterebbero di trattamento fisioterapico, due casi di paralisi infantile ( legati verosimilmente a problematiche inerenti al parto) e due casi di ritardo motorio-mentale ( dovuti a condizioni genetiche per matrimonio fra consanguinei ), un caso di asma allergico ( già in trattamento dallo specialista). Diversi i casi di deficit oculare ( alcune miopie, alcuni strabismi) che sono state inviate dallo specialista oculista per conferma e trattamento.
In particolare non sono state evidenziate molte patologie malformative o infettive gravi e la popolazione pediatrica è stata valutata mediamente come sana. In particolare è stato notato il numero molto modesto di infezioni cutanee, riferite a punture d’insetto o lesioni traumatiche infettate, patologia peraltro molto frequente in queste zone. Uno solo è stato un caso di scabbia ( già in trattamento) e pochissimi i casi di pediculosi del capo. Abbiamo spiegato questa situazione, abbastanza anomala date le condizioni igienico- sanitarie in cui vive la popolazione ( assenza di acqua potabile e di servizi igienici nelle abitazioni che spesso sono fatte di fango, assenza di sistema fognario con discariche a cielo aperto, assenza di sistema di smaltimento dei rifiuti..), con la presenza di un’assistenza familiare attenta , che si preoccupa in maniera sufficiente delle condizioni dei bambini.
Meno buona la situazione dell’igiene orale ( in generale in tutta la popolazione) con presenza di parodontopatie e gengiviti da scarsa pulizia, carie multiple destruenti sia su denti da latte che su definitivi, problematiche di tipo ortodontico. La situazione è certamente legata, oltre che a scarsa cultura di igiene dentale, anche alla impossibilità ( spesso per motivi economici ) di accedere a normali cure odontoiatriche. Abbiamo perciò “ tentato “ una educazione sanitaria spiegando ad ogni bambino ( e adulto) osservato le modalità della pulizia e gestione dei denti e abbiamo consegnato a tutti uno spazzolini nuovo e un dentifricio.
E’ stato inoltre approntato un programma di educazione sanitaria di base in inglese ( tramite una preparazione fotografica informatica su Power Point ), concernente le normali pratiche igieniche rapportate alla realtà in cui questa popolazione vive. Le due serate presentate ai villaggi sono state seguite da tutti con grande interesse. Il programma è stato lasciato presso i responsabili della comunità Cristiano –Evangelica per ulteriori serate di insegnamento.
Il lavoro fatto, per quanto possibile in tempi così limitati, è sembrato soddisfacente; naturalmente un soggiorno più lungo avrebbe permesso interventi più incisivi.
Vogliamo ringraziare la Comunità del villaggio di Chinamuthevi e dei villaggi vicini per averci dato la possibilità di “ aiutare” in qualche modo la popolazione residente e per la disponibilità dimostrata nell’organizzare il nostro lavoro. Vogliano altresì ringraziare tutti, a partire dai pastori responsabili e dalle loro famiglie, da tutto il personale della scuola ad ogni singolo abitante dei villaggi per l’ospitalità squisita, la riconoscenza, il calore e l’affetto profondo che ci hanno dimostrato; questo farà sì che la nostra esperienza rimanga nei nostri cuori come qualcosa di prezioso dal punto di vista professionale, ma soprattutto dal punto di vista umano ed emotivo.
Grazie ancora di tutto….
Con affetto dottor Franco, dottoressa Valeria, Luca, Antonella, Anne-Marie, Annalisa e Caterina